Sunday, May 22, 2005

Referendum: un caso di coscienza

Il 12 e 13 giugno si voterà sui quattro referendum sulla Legge 40 e, come tanti, anch’io sto cercando di formarmi un’opinione su questa materia complessa e importante.

Sono però rimasto colpito sfavorevolmente dalla decisione della Chiesa di scendere in campo invitando i cattolici ad astenersi, e per due diversi motivi.

Il primo riguarda l’opportunità di prendere posizione su questioni di legislazione civile: se infatti auspico la guida del magistero della Chiesa per orientare le mie scelte personali in quanto cattolico, comprendo molto meno il desiderio di imporre questo magistero su una legislazione che regola il funzionamento di una società – ormai irreversibilmente – multietnica, multireligiosa e multirazziale.

Non critichiamo forse quei Paesi che adottano la shari’a, o legge islamica, quale legge civile ?
E che dire delle usanze religiose che impongono orrende mutilazioni genitali alle bambine di certi paesi africani ?
Sono casi diversi, si dirà, ma a me sembra che il principio resti il medesimo. Meglio sarebbe lasciar fuori la religione dalle questioni civili, per ricordare a tutti i cattolici che i loro comportamenti, oltre che dal rispetto delle leggi italiane, devono essere ispirati al rispetto della Parola di Dio.

Il secondo motivo riguarda l’invito all’astensione.
Pur di raggiungere lo scopo, sembra che la Chiesa sia disposta al compromesso di sostenere che i milioni di italiani che andranno al mare perché non gli importa nulla del Referendum siano schierati compatti per il “No” quando sappiamo tutti che non è così.
Io penso che questa sia una bugia pericolosa, perché impedisce di interpretare con chiarezza la volontà del popolo chiamato ad esprimersi: cosa succederebbe se ai partiti fosse permesso di contare gli astenuti tra i propri elettori ?
Insomma, “il fine giustifica i mezzi” e, pur di proteggere la Vita, distorceremo un pochino la Verità.

Questa graduatoria di princìpi però mi lascia molto perplesso: se così fosse, come potremmo santificare i martiri che per testimoniare la Verità sacrificarono la propria Vita?

Se proprio era necessario esprimere una posizione ufficiale della Chiesa sulla materia, penso che sarebbe stato più limpido e onesto invitare a votare “No”, anche a rischio di perdere; tanto sarebbe cambiato ben poco perché, indipendentemente dalla legge 40 e dall’esito del referendum, e come già accade per divorzio ed aborto, il cattolico non ha dubbi su come comportarsi in queste materie.

Servirebbe a qualcosa una legge che obbligasse tutti ad andare a Messa la domenica ?

Friday, May 20, 2005

Parte Wikitalia !!!

Ecco la lettera di annuncio che ho inviato ad amici e parenti


Caro amico / a,
ti scrivo per annunciarti l'avvio di un grande progetto nel quale, se lo vorrai, potrai essere coinvolto in prima persona.

Si tratta di Wikitalia, il primo Wiki dedicato al nostro paese.

Cos'è un Wiki?
"Wiki" è una parola che in lingua hawaiiana significa "veloce", e indica collettivamente una serie di progetti miranti ad accumulare ed ordinare conoscenza per poi condividerla.
L'esempio più egregio di Wiki è forse Wikipedia, un progetto di enciclopedia collaborativa nato nel 2001: chiunque di noi può scrivere un articolo per Wikipedia, così come possiamo correggere o modificare ciò che qualcun altro ha scritto.
Il risultato è che ad oggi Wikipedia esiste in decine e decine di lingue diverse e la versione inglese consiste di oltre il doppio degli articoli dell'Enciclopedia Britannica ed Encarta messe insieme !
La fondazione che gestisce Wikipedia ha avviato la creazione di numerosi altri Wiki e qualche giorno fa ha accettato la proposta avanzata da me insieme ad un gruppo di amici, di creare un Wiki dedicato all'Italia.

Come funziona un Wiki?
  • Chi decide se il contenuto di un articolo è meritevole di pubblicazione ?
Nessuno e tutti; se io scrivo una pagina di sciocchezze, qualcun altro la cancellerà. Se io scrivo delle inesattezze, qualcun altro le correggerà. Provare per credere !
Ciascun Wiki ha comunque uno o più coordinatori che, all'occorrenza possono "bloccare" una pagina se si accorgono che essa provoca continue discussioni - un esempio tipico possono essere le pagine che riguardano personalità politiche controverse.
  • Chi mi impedisce di insultare o rovinare pagine scritte da altri ?
Nessuno, se non il fatto che altrettanto rapidamente il testo viene ripristinato: il software Wiki infatti conserva traccia di ogni modifica e del relativo autore. Ripetuti comportamenti di questo tipo possono portare a proibire l'accesso ad un a persona o al suo IP, ma l'esperienza ha dimostrato che anche il più incallito vandalo dopo poco si stufa.
  • Come posso modificare una pagina ?
Quando sto leggendo una qualsiasi pagina, in alto trovo una etichetta intitolata "Edit" oppure "Modifica" che mi porta sul contenuto della pagina stessa; una volta completate le mie modifiche, trovo in basso un tasto "Anteprima" o "Preview" ed un tasto "Salva" o "Save" dal significato intuitivo.
  • Come posso aggiungere una pagina ?
Le Wiki odiano le pagine "orfane" e dunque bisogna iniziare creando il link al quale collegare la nuova pagina; ad esempio se volessi collegare una pagina con l'elenco delle regioni italiane alla parola "Regioni" dovrei modificare la pagina e racchiudere la parola stessa tra doppie parentesi quadre, così: [[Regioni]].
Una volta salvata la pagina il link risulterà attivato e cliccandovi sopra si arriverà su una pagina vuota dove potremo scrivere quello che desideriamo. La finestra di editing presenta una serie di tasti che permettono di usare attributi nel testo.

Ma basta così, queste cose sono più difficili da spiegare che da sperimentare: il segreto di ogni Wiki è proprio quello di costruire intorno a sé una grande comunità di persone che abbiano voglia di contribuire - se poi il contributo consista nella correzione di un refuso o di decine di articoli non ha nessuna importanza.

Cos'è Wikitalia?

Wikitalia vuole essere il luogo dove accumulare le cose che vale la pena di sapere sul nostro Paese: un museo di provincia, un paesino di montagna sconosciuto, ma anche le recensioni dei vostri ristoranti preferiti, le ricette della nonna... insomma tutto ciò che ci verrà in mente e che fa del nostro Paese un luogo meraviglioso e pieno di angoli da scoprire.

In conclusione venite su Wikitalia leggete, contribuite e soprattutto, passate parola !

Grazie !

Wednesday, May 18, 2005

Un wiki !

Che fantastica idea: ho appena visitato il wiki dei wireless cafe di Seattle (seattle.wifimug.org) e ho capito l'enorme potenzialità del mezzo. Ad es. cosa ci impedisce di avviare un wiki dei ristoranti d'Italia ? o un wiki dei bar di Milano ?

Credo che questi argomenti possano funzionare meglio di un wiki delle automobili o dei dentisti, perché si tratta di condividere informazioni, piuttosto che di sostenere opinioni, per quelle ci sono altri strumenti, tra cui proprio il blog.

Addio paludate recensioni di tromboni, benvenute sincere opinioni di frequentatori normali. E ai voti allora sì che ci sarebbe da credere.

Per farli partire non ci vuole granché ma, certo, bisogna arrivare alla comunità in modo che raggiungano la massa critica il prima possibile; forse si potrebbe partire dalle comunità di discussione attualmente esistenti segnalando l'esistenza del wiki.

Ora mi informo sui software wiki open source disponibili

Sunday, May 15, 2005

ZTL

Le schedature mi fanno orrore, e dunque resisterò fino a che posso quest'ultima impostaci dal comune non solo per parcheggiare ma ora addirittura per circolare; mi ha sempre meravigliato questa foga isolazionista, ma in effetti forse non gradirei se un perfetto estraneo venisse a farsi i suoi comodi nel mio giardino - in fin dei conti, vorrei essere io a decidere chi viene a sparapanzarsi al sole sulla mia sdraio.

Questa però è una cosa su cui non si è mai ragionato troppo. Se si tratta di proprietà privata, come mai é "ad uso pubblico" ? A rigor di logica, privato è privato, ma a Milano3 no.

Chi sa se questi bei prati condominiali sono stati resi ad uso pubblico perché contribuissero agli standard, ovvero a quelle dotazioni infrastrutturali che il costruttore deve realizzare quando edifica. Perché se fosse così sarebbe davvero da ridere: il costruttore doveva realizzare standard per un certo valore, ma invece ha fatto dei giardini privati ad uso pubblico la cui manutenzione ora pagano i condomini di Milano3 che invece si aspettano di avere giardini privati e basta.