Friday, August 26, 2005

Yin-Yang

"Allora, oggi posate i blocchetti di cemento? Bene, ma fate attenzione alla canna dell'acqua, che è attaccata ad un rubinetto proprio in quella posizione..."

"Quale canna ?"

"Ma sì, quella gialla che porta acqua alla doccia"

"Ah, giusto, ma allora si schiaccia"

"Ma no, perchè? La staccate un attimo, posate il blocchetto che tanto è forato sopra e sotto, e ci fate passare dentro la canna riattaccandola al rubinetto. E' semplice, un attacco rapido della Gardena..."

"Mah, forse è meglio se facciamo tutto sabato quando vieni"


Risultato: sabato io staccherò la canna, si poseranno i blocchetti e la riattaccherò. Mia moglie (l'interlocutore rosa) non assisterà a questa operazione perché non le interessa minimamente capire COME SI RAGGIUNGE il risultato, ma solo che il risultato VENGA RAGGIUNTO.

E' un tratto caratteristico solo di mia moglie? Non lo so, lascio la risposta a qualche autorevole statistico o psicologo, ma le donne che conosco io (sorelle, madri, amiche, colleghe...) tendono a essere un po' tutte così.

Una differenza fondamentale (è ben nota la passione per leggere i libretti di istruzione di qualsiasi elettrodomestico o dispositivo degli uomini e l'antipatia verso gli stessi delle donne) che in realtà contiene elementi interessanti su entrambi i versanti:
  • il senso pratico delle donne le porta a non distrarsi sugli aspetti teorici di un compito, ma di tenerne in evidenza soprattuto l'obiettivo concreto
  • l'uomo divaga, partendo da un compito preciso può farsi trascinare da associazioni di pensiero, il che però forse gli permette di accedere al cosiddetto "pensiero laterale"
  • la curiosità degli uomini li porta a dedicare tempo ad approfondire la comprensione di come funzionano le cose
  • la focalizzazione delle donne le porta a concentrarsi sul compito che hanno per le mani - sono più concrete e veloci, più efficaci
Ogni volta che mi imbatto in queste affascinanti differenze mi domando se alla loro radice ci siano fattori biologici o se invece sia il risultato di millenni di cultura ed educazione. O magari un misto delle due cose

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