Buon senso in vacanza
L'economia è in recessione, la fiducia degli italiani continua a calare, ma alcune cose sembrano inarrestabili.
Come la crescita della spesa per servizi non voce delle telefonia mobile; il "Sole 24 Ore" riporta gli ultimi dati illustrati nel corso dell'ultimo convegno Assinform.
Sotto la asettica definizione "servizi non voce" (cresciuta di oltre il 20%) si nascondono quei servizi principalmente loghi e suonerie che gli utenti usano per personalizzare il proprio cellulare.
Secondo i ricercatori di Nomos, ogni utente di cellulare italiano spende mediamente 60 euro all'anno in loghi, suonerie e messaggi: moltiplichiamo per 51 milioni di cellulari e otteniamo oltre 3 miliardi di euro all'anno, naturalmente senza contare il traffico generato da questi servizi.
Insomma, il taglio dell'IRAP.
Due considerazioni angosciose:
- Io non ho mai comprato né un logo, né una suoneria in vita mia e non credo di essere l'unico: mia moglie non capisce neanche a cosa servano e i miei due figli in età cellulabile hanno provato una volta ciascuno, visto quanto costa e ora ne rifuggono come dalla peste, pena l'evaporazione improvvisa della loro già scarsa allocation mensile. C'è evidentemente qualcuno che ha fatto anche la parte della famiglia Catalfamo; conclusione: chi spende in queste cose, spende davvero tanto.
- Se l'economia cresce zero, significa che i dindi spesi in questo modo sono stati sottratti a qualcos'altro; è sempre difficile ricostruire a ritroso in cosa avrebbero potuto essere spesi ma è lecito domandarsi se non stiamo vendendo un pezzo di stato sociale (scuola, sanità) per pagarci spese voluttuarie (loghi e suonerie). Un po' come vendere la casa per pagarsi la fuoriserie
1 Comments:
Quando, nel XVI sec. i Veneziani si resero conto che non riuscivano più a dominare il Mediterraneo, si diedero a costruire ville per la villeggiatura (anche nella Riviera del Brenta. Dove, ancora oggi, queste ville si trovano. Basta prendere il Burchiello a Padova. Ci vuole un giorno). Quanto meno dominavano il mare, tanto più grandi, costose ed inutili le ville. Sic transit gloria mundi.
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