Saturday, April 16, 2005

Rileggere "Don Giovanni": i personaggi

  • Don Giovanni e Leporello sono due distinte personalità che albergano in un’unica persona sofferente di dissociazione schizoide: i due sono inseparabili dall’inizio alla fine, si scambiano frequentemente di posto ed alla fine, quando la personalità don Giovanni viene definitivamente messa in ombra da quella di Leporello uscendo di scena in modo drammatico e fragoroso, questi si incammina a “cercar padron miglior”, prefigurando l’emergenza di una nuova personalità di tipo “signorile” che prenderà il posto di don Giovanni a nuovo complemento di quella, sempre dominante, di Leporello.
  • La traboccante virilità di don Giovanni si esprime esclusivamente attraverso il suo coraggio guerresco: duella e sconfigge in pochi minuti il Commendatore, smembra il battaglione di villani con una astuzia e poi affronta a mani nude Masetto armato fino ai denti e lo riduce in fin di vita; persino nel finale quando la sua parte bestiale fugge terrorizzata davanti alla statua del Commendatore, egli non ha timore né di aprirgli la porta né di accettare la sua sfida di “cenar meco” nonostante il suo istinto lo metta in guardia “Dite di no, dite di no”
  • Il rapporto che lega Elvira e don Giovanni è l’unico vero rapporto amoroso ritratto nell’opera: don Giovanni “ci prova” con tutte le donne che incontra, ma non conclude mai con nessuna, e quando affida Elvira alle lubriche attenzioni di Leporello, nell’accorgersi che “il birbo si riscalda”, prendendo gusto alla finzione, non riesce a dominare la gelosia, balzando fuori dal suo nascondiglio e interrompendo con urli spaventosi l’intimità colpevole della coppia.
  • Zerlina, la finta innocente ma zoccola vera, mostro di doppiezza e di voltafaccia che abbindola con facilità il sempliciotto Masetto, facendone più o meno ciò che vuole e donna Anna, ieratica, sacrale, virginale anche dopo che avrà avuto quattro o cinque figli: una vera vestale, Diana cacciatrice che non esita a correr dietro a don Giovanni per fargli pagare il (tentato) oltraggio: c’è da scommettere che l’avesse acchiappato lei invece di lasciare che si intromettesse il bolso Commendatore, la faccenda sarebbe finita in modo diverso.
  • Masetto e don Ottavio, maschi da quattro soldi, l’uno troppo ottuso, l’altro troppo vano per costituire una sfida vera alla straripante presenza di don Giovanni/Leporello

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